il sole nel buio
TRAMA
(a cura di V. Aiello – Critico letterario)
Roberto Vilardo, architetto siciliano, fugge dal paesino dove ha lavoro a poche settimane dal matrimonio con Giulia, la sua zita di Agrigento, per rifugiarsi nel buio grigio della periferia milanese e verso un nuovo impiego alla Tiluc, azienda di progettazione architettonica. In filigrana, un episodio oscuro (luttuoso? Criminoso?) che percorre lungamente la trama condizionandone l’ordito. Roberto, morto nell’anima, incontra in questi paraggi Achille, un clochard malandato, che vive in strada con due cani, Ari e Plato. Dal confronto con i propri percorsi di vita, mediati dalla condivisione di quelli di Sabrina, la segretaria della sua nuova azienda, Roberto capirà cosa fare per venir fuori dallo stato di abulia cui si sente costretto. Il dolore lacera e sorprende nelle sabbie mobili dell’esistenza, ma il ritorno ai “cieli di casa” può manifestarsi anche nella foschia di un inverno estraneo…
PERSONAGGI PRINCIPALI
(a cura di S. Costa – Elianto Editore)
Roberto Vilardo, architetto, protagonista e voce narrante maschile della vicenda, si presenta sulla scena come un uomo abulico, scappato dal proprio paese natale e da prossime nozze, restio al confronto con il prossimo e con sé. Tale diffidenza congela anche il dialogo con il lettore, costretto a ricostruire il racconto della sua storia assemblando scampoli di confessione lasciati qua e là nei ragguagli giornalieri. Solo alla fine, con la riconquista della propria interiorità, del pieno dominio sui sensi e sulla percezione del futuro, Roberto riesce a distruggere il muro di reticenza che lo separa dall’intorno. Come impedimenti su un piano inclinato, le altrui vite con cui è costretto a misurarsi a Bessino, città sineddoche della downtown milanese, deviano il suo scivolamento verso il vuoto, obbligandolo al confronto e alla ricerca di una via alternativa da percorrere, non necessariamente verso il basso.
Giulia, protagonista e voce narrante femminile, parla al pubblico dal suo cantuccio a Catalari, luogo che racconta la periferia siciliana, vera, passionale come le persone che la abitano. Lasciata brutalmente dal suo futuro sposo, scomparso chissà dove, la donna si attarda nella commiserazione della sua triste ventura. A poco a poco, però, il personaggio cresce di pari passo alla sua consapevolezza: si riappropria della sua carriera, abbandonata per seguire il compagno, e il compianto cederà il posto a toni finalmente volitivi.
Achille, clochard incontrato per caso da Roberto in prossimità della sua sede di lavoro. Ricercatore universitario mancato, testardo, orgoglioso, ha gettato via la possibilità di una vita agiata con sua moglie e suo figlio per un cieco amor proprio. Tuttavia, seppur in pessime condizioni di salute, fa ammenda delle sue colpe porgendo un orecchio sensibile al prossimo e trattando le sue vicende come exempla.
Sabrina, avvenente segretaria della Tiluc, azienda di progettazione architettonica in cui lavora Roberto Vilardo. Diffidente, fiera, affascinante nella sua intransigenza, si avvicina gradatamente al protagonista, dando, così, un decisivo impulso al cambiamento delle vite di entrambi.
I capitolo
Il mio sguardo penetra le variopinte strisce di cielo.
Si posa prima sulle pianure, poi sulle fitte schiere di edifici. Sembrano tutti uguali, dall’alto: sono ammassati in un geometrico reticolato urbano da dove svettano appuntite le guglie del Duomo.
L’aereo plana spedito verso la città, sfonda la compattezza delle nubi.
Sento il vuoto sotto i piedi.
Sarà l’ansia del cambiamento, il timore di aver sbagliato tutto.
Mi faccio spazio tra la folla dell’aeroporto, tra viaggiatori occasionali, pendolari e gitanti, tra i turisti arrivati per visitare l’Expo pochi giorni prima della sua chiusura.
Dalla fisarmonica di un giovane zingaro, note malinconiche si disperdono nel brusio delle voci. Osservo questo ragazzino un po’ sdentato, inquietante menestrello dai modi convulsi, e mi lascio avvolgere dalla sua melodia.
Resto per poco ad ascoltarlo; poi, volto le spalle alla sua musica triste per mescolarmi nuovamente al via vai confusionario della gente. Si muovono in tutte le direzioni, ciascuno preso dal suo microcosmo.
Fuori, ad accogliere il mio arrivo, la rabbia del cielo milanese…