Sabato 31 agosto 2024 prenderà il via l’undicesima edizione della “Grande Avventura”, il primo reality game realizzato in Penisola Sorrentina e non solo.

Ma… nello specifico, cos’è la Grande Avventura, come si gioca?

In tanti hanno preso parte a questo gioco nelle edizioni precedenti e già sanno in cosa consiste il tutto, ma sono tante anche le richieste di spiegazioni più dettagliate in merito.

“È una Caccia al Tesoro?”, questa la domanda più ricorrente.

No, non è una Caccia al Tesoro.

Pensate piuttosto a tante “Escape room” con più ambientazioni, ma legate l’una all’altra da un filo conduttore: si viaggerà nel tempo e nello spazio, da un luogo all’altro della Penisola Sorrentina, della Costiera Amalfitana e dei Monti Lattari.

È un gioco a squadre e i partecipanti, in una non stop di due giorni e una notte, si contenderanno la vittoria.

Trentasei ore di pura adrenalina in cui sono previste prove di logica e di abilità.

Ma andiamo con ordine e procediamo con una spiegazione super dettagliata, che non lasci più margine a nessun dubbio in merito. Ecco il nostro “Spiegone”, un servizio video in cui si fa notte nel vero senso del termine(!), corredato dal testo sottostante, per essere sicuri di non perdere nessun passaggio.

(Riprese e montaggio video a cura di Salvatore Nunzet).

Lo “Spiegone” (testo):   

Domanda delle domande: come si gioca la Grande Avventura?

Primo passaggio: al via, il capitano di ogni squadra riceverà uno zaino fornito di alcuni oggetti, che nel corso del gioco al momento opportuno torneranno utili. Oppure no.

Quindi, gli avventurieri diventeranno i protagonisti principali di una storia, come in un film. Dovranno indagare per risolvere un mistero affidato al Grand Bureau della Grande Avventura.

Dovranno agire seguendo una trama, ma senza conoscerne la sceneggiatura. Sarà dunque fondamentale memorizzare bene ogni passaggio, ponendo attenzione a tutti i collegamenti, i protagonisti, i fatti e gli antefatti…

Per questa edizione 2024 la trama in questione sarà ispirata alla nota trilogia “Ritorno al futuro”, di cui abbiamo elaborato un nostro originale sequel: “Ritorno al futuro 4, l’eredità di Doc”.

È stata prevista una sequenza filmica di diciotto scene, per ognuna delle quali verrà chiesto un numero minimo di partecipanti per squadra. Il turno di accesso alla scena sarà stabilito in base all’ordine di arrivo sul posto.

I giocatori prescelti, provvisti dello zaino fornito alla propria squadra, dovranno capire come affrontare i vari “blocchi scenici” per poter così proseguire il percorso.

In ogni scena, in un tempo stabilito, potranno trovare tre simboli: una manina, che fa riferimento a un oggetto e sta a significare di doverlo prendere, o meglio di doverne richiedere una copia allo staff,  per poi riporlo nello zaino; un occhietto, che invita a guardare con attenzione un qualcosa da appuntare o tenere bene a mente se non c’è la possibilità di scrivere; un ingranaggio, ovvero l’invito a interagire in qualche modo con esso per superare il blocco scenico e risolvere la scena per poter così accedere alla  successiva.

Se in una scena troveranno uno o più oggetti con il simbolo dell’ingranaggio, allora entreranno in gioco gli oggetti raccolti e i  dettagli osservati, ma soprattutto, bisognerà far ricorso alle proprie capacità, alla memoria, alla perspicacia, all’intuito.

Un esempio pratico potrebbe essere quello di un tubo di pochi centimetri di larghezza, fissato al pavimento, dove sul fondo si intravede una chiave legata ad un galleggiante. I giocatori intuiranno che dovranno versare del liquido all’interno del tubo per far salire la chiave in superficie e poterla prendere. Questa corrisponderà all’unica soluzione. Potranno segare il tubo, prenderlo a calci e spezzarlo, risucchiare la chiave con un’aspirapolvere, sparare un ago legato a un filo sul galleggiante e tirarlo fuori… Tutte soluzioni efficaci, ma che porterebbero a un inevitabile Game-over, perché sono tutte errate per lo svolgimento del gioco.

Ovviamente le scene sono studiate in modo da ridurre al minimo le possibilità fantasiose dei giocatori, ma non si esclude il fuoriclasse che s’inventa qualcosa, per la quale sarà dunque premiato con un bel game-over.

Anche le interazioni con i PNG (personaggi non giocanti) e gli attori che potranno trovarsi nelle scene sono ben definite.

La presenza di un personaggio non implica che occorra per forza interagire con lui, magari bisogna soltanto osservarlo, oppure provare a parlargli e capire se necessiti di qualcosa per far sì che riveli delle informazioni. Potrebbe aver bisogno di sentire una frase o una domanda specifica per sbloccarsi.

Questo sarà comprensibile sempre dalle logiche intuitive del gioco o dalle reazioni dei PNG, che si arrabbieranno o andranno via o saranno scostanti oppure disponibili o, ancora, rimbalzeranno sempre con la stessa risposta.

La scena sarà risolta quando saranno risolti tutti i suoi blocchi, con la raccolta degli oggetti che c’erano da raccogliere o osservare e con la conoscenza della destinazione successiva.

Una meta che virtualmente potrà spaziare da una parte all’altra del mondo, ma che nella realtà corrisponderà a una delle località del nostro territorio.

Facciamo un esempio: a scena risolta, gli avventurieri sapranno che dovranno andare a Parigi, a casa di Pinco Pallino, con tanto di indirizzo. Riceveranno quindi il frammento di una mappa che, sovrapposta alla cartina stradale ricevuta in dotazione nello zaino,  indicherà che nella realtà la casa di Pinco Pallino corrisponde a un determinato indirizzo del nostro territorio. Ed è li che bisognerà andare per trovare lo staff che, in base all’ordine di arrivo, inserirà i giocatori nella fila di attesa, per poter così farli accedere alla nuova scena.

Saranno richieste prove di abilità e di logica per capire come procedere nel gioco. In ogni set, gli avventurieri, senza poter avvalersi di cellulari e di altri strumenti tecnologici (salvo diverse disposizioni), dovranno fare attenzione a non superare il tempo stabilito (Time-over) e a non commettere errori che li possano allontanare dalla trama della storia (Game over).

Fondamentale, poi, il ruolo di chi resta in base per ricostruire la trama e raccogliere tutte le informazioni possibili.

Saranno le intuizioni e le deduzioni a guidare le squadre in questi due concitati giorni. Gli avventurieri dovranno risolvere gli enigmi e i rompicapi per raggiungere così la destinazione successiva e, scena dopo scena, arrivare alla fine del film, così da poter tagliare per primi il traguardo e aggiudicarsi il trofeo destinato ai vincitori della mitica  “Grande Avventura 2024”.

Tutto chiaro, vero? O forse no?

Del resto, il modo migliore per comprendere appieno la Grande Avventura è viverla. Siete ancora in tempo per aggregarvi come partecipanti esterni a una delle sei squadre in gara e, chissà, magari l’anno prossimo, per la dodicesima edizione, sarete in gioco come avventurieri titolari!

Per info e dettagli contattateci attraverso i canali social della Grande Avventura: il sito ufficiale https://www.marulandi.it/ , Tik Tok (@grandeavventura20), Facebook (Grande Avventura) e Instagram (@grandeavventura).

Vi aspettiamo!